Come la lettura dei libri materiali permette di far comprendere la parola vivente del Signore, così l’ostensione di un’icona dipinta permette, a quelli che la contemplano, di accostarsi ai misteri della salvezza mediante la vista. Ciò che da una parte è espresso dall’inchiostro e dalla carta, dall’altra, nell’icona, è espresso dai diversi colori e da altri materiali», sottolineava Giovanni Paolo II nella lettera apostolica in occasione del XII centenario del concilio di Nicea.
Il mondo dell’icona è il mondo umano trasfigurato, o quello divino reso visibile: uno sguardo sintetico su entrambi questi punti di vista è dato dalla prospettiva escatologica, una “sfida” che l’icona accetta di mostrare.