Veramente straordinario questo bel viaggio a Cipro e Istanbul, organizzato per visitare i tesori dell’antica iconografia, in questi luoghi in cui l’arte cristiana ha raggiunto livelli di compiuta bellezza.
Evangelizzata da Paolo e Barnaba, l’isola di Cipro accolse il cristianesimo primitivo e ne conserva le tracce custodendo la tomba di s. Barnaba nell’antico monastero di Salamis, e quella di s. Lazzaro nella Cattedrale di Larnaca.
Abbiamo visitato questi antichi siti, insieme alla basilica paleocristiana di Angeloktisti, che custodisce il mosaico absidale di Maria con Angeli del VI secolo.
Dopo l’interessante tappa al museo bizantino di Nicosia e alla Cattedrale di s. Giovanni, ci siamo inerpicati sui monti Trodos, alla ricerca dei completi e ben conservati cicli di affreschi nelle chiese delle Panaghia tuo Arakou, di Asinou, Podithou e Kakopetria (un giorno), Kalopanayotis, Motullas, Pedoulas e il vasto complesso monastico di Kikkos (il giorno successivo).
Siamo quindi scesi a Pafos, visitando le rovine di antichi insediamenti cristiani e il monastero di San Neofito.
Il nostro viaggio è proseguito quindi a Istanbul, sconfinata metropoli, crocevia di grandi civiltà, di cui quella bizantina conserva poche tracce, sommerse dalla vincitrice potenza islamica.
Grande emozione nella basilica di s. Sofia con struggenti presenze di ben più ampi mosaici, e nella chiesa di s. Salvatore in Chora, con il ciclo della vita di Maria nei mosaici del nartece, che per stile architettonico ci ha ricordato quello della basilica di s. Marco a Venezia.
Intensa e significativa la visita alla piccola comunità armeno-cattolica, con il cui parroco abbiamo condiviso un momento di preghiera e uno scambio di esperienze inerenti la storia e la spiritualità.
Resterà il ricordo e qualche immagine di un viaggio inconsueto, sulle splendide tracce di antiche presenze cristiane che sopravvivono anche a costo di quotidiano martirio, ma con la luce e la certezza della fede e nella consapevolezza di essere il sale della terra.
Annarosa A.