Natività di Gesù
Nell’icona della Natività sono raffigurati soltanto due gruppi di persone che s’appressano ad adorare il Bimbo-Messia:
i pastori, generalmente rappresentati sul lato destro della grotta, e i magi sul lato sinistro.
I primi vi giungono chiamati dagli angeli e i secondi dalla stella.
I pastori sono vestiti spesso con buffe pellicce, cappelli e abiti strani; suonano flauti, intagliano bastoni e sono intenti a curare il gregge. Accorrono alla grotta perché gli angeli li chiamano e per indicare che stanno avendo una visione hanno una mano alzata (come vediamo nelle immagini proposte) oppure un dito sopra l’occhio. Sono raffigurati con un aspetto un po’ goffo e spesso con una statura diversa dagli altri personaggi.
I tre magi, sempre raffigurati con le caratteristiche di un giovane imberbe, un uomo
maturo e un vegliardo, arrivano da sinistra su tre cavalli oppure adorano il Bambino davanti alla grotta offrendo i loro doni presentati in preziosi cofanetti. Portano tutti un copricapo a turbante o alla moda persiana, il cosiddetto cappello frigio.
Quando sono rappresentati a cavallo, ancora in viaggio, si indicano vicendevolmente la stella che nell’icona occupa un vistoso posto al centro, sopra la grotta, collegata con un grande raggio che discende dal cielo e penetra fin dentro la grotta.
Sappiamo che i magi erano dei sapienti, ma della loro sapienza non si dice nulla che ci aiuti a trovare personaggi simili nei nostri tempi. Loro, infatti, erano stati in grado di capire che era nato il Messia dall’osservazione delle stelle, disciplina grandemente ridicolizzata oggi se non addirittura associata a riti magici e superstiziosi.
Certamente, sia i buffi pastori che i misteriosi magi non costituivano la cosiddetta gente comune, che non compare nel presepe iconografico. Si potrebbe giungere alla considerazione che ad accogliere il mistero della grotta di Betlemme sono stati soltanto coloro che avevano animo semplice come i bambini oppure i veri saggi che hanno saputo leggere nell’armonia delle leggi cosmiche i messaggi del Creatore dell’universo.
La nostra fede in Cristo centro dell’universo ci ha sempre fatto leggere tutti gli avvenimenti, persone o cose che hanno circondato la vita di Gesù fra gli uomini come archetipi, capifila di altrettante realtà analoghe prolungatesi nei secoli.
Ma oggi, a chi paragoneremo magi e pastori?
Anche noi vorremmo diventare come gli uni o gli altri per andare a Betlemme.
Giovanni Mezzalira